-Vi ammazzo!... Vi ammazzo tutti!
Non è un killer di professione. E’ la prima volta che ha una pistola in mano.
Non fa niente per cercare di scappare. Questo, dopo tutto, é un incubo anche per lui, e non vede l’ora che finisca.
La parola ‘fine’ vuol dire uccidere Linus e Nicola.
Deve fare in fretta, se vuole portare a termine la sua missione.
Porta avanti la pistola...
Sparo!
Il rumore ha un impatto devastante.
Un botto secco che cambia la realtà delle cose.
La scena seguente é un fermo immagine.
Sara Foresti è per terra, priva di sensi.
La pallottola galleggia nei suoi duecentocinquanta metri al secondo, a pochi centimetri dall’orecchio sinistro di Linus.
Quel fischio lo rende sordo.
L’attimo dopo, quella pallottola scamiciata calibro 9 ha penetrato la parete alle spalle di Nicola. Mancando tutti, miracolosamente.
Non c’è tempo per rendersi conto di niente.
C’è un altro tentativo.
Sparo!
Poi un altro ancora.
Silenzio.
Il momento successivo é un frame nuovo. Immerso nell’ovatta.
C’è solo un gran silenzio. Sembra di muoversi al rallentatore. É come se una luce stroboscopica con una frequenza altissima si fosse concretizzata dal nulla rendendo tutto una visione a scatti. Come un film degli anni trenta.
Linus inizia a tornare alla realtà, solo dopo aver sentito una forte sensazione di calore in faccia.
Si tocca con una mano.
La guarda.
Sangue.
É il suo?
No.
Lui sta bene.
L'assassino è stremato. La sua arma non spara più. Si arrende ai fatti. Per lui è finita. Anzi, meglio, ha fallito. La sua vendetta non si è conclusa perchè Linus é vivo.
Non gli serve scappare.
Non gli rimane più niente ormai. Si siede in un angolo.
Aspetta.
Cosa?
La fine?
La giustizia?
Sì, la giustizia, forse. Ma quale?
Sara Foresti riprende i sensi per un attimo. Poi sviene ancora nel momento in cui vede Nicola, immobile riverso per terra. Vicino a lui, sangue. Tanto. Troppo.
Francesco Stellato
